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L’osteoporosi: importanza del trattamento e aderenza alla terapia

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Terapie attualmente disponibili e loro somministrazione

A cura della Dr.ssa Francesca Giusti
SBSC Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche, Università di Firenze
L’osteoporosi è una malattia cronica che progredisce spesso silenziosamente. Per arrestare la perdita di tessuto osseo e la sua compromissione qualitativa prevenendo le fratture da fragilità, è necessario prendere in considerazione diversi fattori tra i quali alimentazione, attività fisica, stile di vita e se prescritto dal medico un trattamento farmacologico.
Affinché il trattamento dell’osteoporosi abbia successo è fondamentale seguire rigorosamente le indicazioni del medico e la terapia eventualmente prescritta. La corretta assunzione del farmaco, cioè l’aderenza alla terapia (assumere la dose nella modalità prescritta) e la persistenza in terapia (proseguire la cura per tutto il tempo previsto), portano ad un miglioramento della qualità di vita della persona affetta da osteoporosi e ad una maggiore tranquillità di non incorrere in rischi futuri di sofferenza e inabilità dovuti ad un‘eventuale frattura da fragilità.
Spesso la cura deve essere seguita per molti anni perché l’osteoporosi è una patologia cronica, ma può succedere che si presentino difficoltà o disturbi fastidiosi. Se hai problemi con un farmaco non nascondere il tuo disagio e non sospenderne l’assunzione. Non aver paura di segnalare al tuo medico qualsiasi difficoltà tu possa avere.
Negli anni, numerosi sono stati i farmaci approvati per il trattamento dell’osteoporosi. Il medico deve scegliere il farmaco più adatto alla situazione di ogni singolo paziente, tenendo conto del sesso, dell’età, della presenza di rischio e comorbilità e della gravità dell’osteoporosi.

I farmaci si possono suddividere in base alla via di somministrazione della terapia:
PER VIA ORALE
con somministrazioni giornaliere, settimanali o mensili (raloxifene, bazedoxifene, acido alendronico, acido risedronico ed acido ibandronico)
PER VIA ENDOVENOSA
ogni 3 mesi (acido ibandronico) o una volta all’anno (acido zoledronico)
PER VIA SOTTOCUTANEA
con somministrazioni giornaliere (teriparatide) o semestrali (denosumab)
Tutte le terapie farmacologiche per il trattamento dell’osteoporosi devono essere associate all’assunzione di supplementi di calcio e vitamina D, nelle dosi consigliate dal proprio medico, sia per ottenere il massimo beneficio dalle terapie (nell’aumento della densità ossea e nella riduzione delle fratture) sia perché alcune terapie possono, in alcuni casi, indurre una riduzione del calcio nel sangue (ipocalcemia).
L’osteoporosi è una patologia cronica, la durata del trattamento non è predefinita, ma valutata di volta in volta dal medico. In caso di qualsiasi dubbio nell’assunzione del farmaco, in caso di necessità di interruzione o sospensione del trattamento consulti sempre il suo medico o il farmacista.

Terapie

Esistono tipologie di farmaci diverse, per maneggevolezza e modalità di somministrazione, di seguito può trovare un elenco delle modalità di assunzione della maggior parte delle terapie disponibili.
LEGGERE SEMPRE ATTENTAMENTE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO PER LA CORRETTA SOMMINISTRAZIONE DEI SINGOLI MEDICINALI.

Terapie per via orale


MODULATORI SELETTIVI DEL RECETTORE ESTROGENICO
Raloxifene
La dose di raloxifene corrisponde a 60 mg da assumersi una volta al giorno. È disponibile in forma di compresse rivestite che devono essere deglutite intere con un bicchiere di acqua durante i pasti o lontano dai pasti.
Bazedoxifene
La dose di bazedoxifene corrisponde a 20 mg. È disponibile in forma di compresse rivestite che devono essere deglutite intere con un bicchiere di acqua in qualsiasi momento della giornata, a prescindere dai pasti.
Bisfosfonati per os
Tali terapie devono esser assunte al mattino, dopo essersi alzati dal letto e almeno 30 minuti prima di assumere cibi, bevande o altri medicinali di qualsiasi tipo. Dopo averle assunte, mantenere il busto in posizione eretta stando seduti o in piedi per almeno 30 minuti (questo è fondamentale per evitare disturbi gastroesofagei). Dopodiché, e non prima, è possibile assumere cibi, bevande o altri medicinali di qualsiasi tipo.
Non assumere tali farmaci prima di coricarsi o prima di essersi alzati dal letto la mattina.
Acido Alendronico
La dose di acido alendronico corrisponde a 70 mg da assumersi una volta la settimana (scegliere un giorno, ad esempio la domenica e assumere sempre in quel giorno la terapia). È disponibile in forma di compresse rivestite, compresse effervescenti o soluzione orale:
  • Compresse rivestite: devono essere deglutite intere con un bicchiere di acqua del rubinetto (non usare acqua minerale, poiché potrebbe interferire con l’effetto del principio attivo).
  • Compresse effervescenti: far disciogliere una compressa in mezzo bicchiere di acqua del rubinetto (non meno di 120 ml). Una volta disciolta la compressa, si ottiene una soluzione da limpida a torbida che deve essere bevuta. Dopodiché, bere altri 30 ml di acqua del rubinetto utilizzando lo stesso bicchiere. Se necessario, si può bere un altro bicchiere di acqua del rubinetto. Non bere la soluzione finché la compressa non si è disciolta del tutto. Se necessario, mescolare fino a completa dissoluzione.
  • Soluzione orale: può essere assunta anch’essa con acqua del rubinetto.
Acido Risedronico
La dose di acido risedronico corrisponde a 35 mg da assumersi una volta a settimana o da 75 mg da assumersi consecutivamente per 2 giorni al mese. È disponibile in forma di compresse rivestite, devono essere deglutite intere con un bicchiere di acqua del rubinetto.
Acido Ibandronico
La dose di acido ibandronico corrisponde a 150 mg da assumersi una volta al mese. È disponibile in forma di compresse rivestite.
La compressa deve essere deglutita intera con un intero bicchiere d’acqua (almeno 200 ml).
NON prendere la compressa con acqua avente alta concentrazione di calcio, succo di frutta o qualsiasi altra bevanda. Prenda la compressa almeno 6 ore dopo l’ultima assunzione di cibo, bevande o altri medicinali o integratori ad eccezione dell’acqua. Si consiglia di utilizzare acqua in bottiglia con un basso contenuto di minerali se c’è un problema associato a livelli potenzialmente elevati di calcio nell’acqua del rubinetto (acqua dura).

Terapie per via endovenosa


Il giorno del trattamento non importa essere digiuni, può mangiare normalmente. È importante bere liquidi a sufficienza (almeno uno o due bicchieri) prima e dopo il trattamento. Questo è particolarmente importante nei pazienti che assumono diuretici e in pazienti anziani.
Acido Ibandronico
La dose di acido Ibandronico corrisponde a 3 mg somministrati dal medico o dall’infermiere in un’unica infusione in vena ogni 3 mesi.
L’acido ibandronico viene somministrato ogni 3 mesi, sarà il medico a comunicarle quando ritornare per la dose successiva.
Acido Zoledronico
La dose di acido Zoledronico corrisponde a 5 mg somministrati dal medico o dall’infermiere in un’unica infusione in vena una volta all’anno. L’infusione durerà non meno di 15 minuti. L’acido zoledronico agisce per un anno, sarà il medico a comunicarle quando ritornare per la dose successiva.

Terapie per via sottocutanea


Tali terapie possono esser assunte indipendentemente dai pasti.
Si lavi le mani prima di manipolare la siringa preriempita, la cartuccia o la penna. Pulisca la cute dove si intende iniettare il farmaco.
SEMESTRALI:
  • Denosumab
    La dose raccomandata di denosumab è di una siringa preriempita contenente 60 mg di principio attivo da somministrarsi una volta ogni 6 mesi come singola iniezione sottocutanea (iniezione nel tessuto appena sotto la pelle).
    Questa siringa preriempita ha un sistema di protezione che va a coprire in modo sicuro l’ago che si attiva automaticamente al rilascio dello stantuffo dopo aver iniettato l’intera dose.
  • Come fare l’iniezione:
    • Si lavi le mani a fondo. Prepari e pulisca il sito di iniezione con un batuffolo imbevuto di alcool. Lasci la pelle asciutta, non inietti in aree dove la pelle è sensibile, ferita, arrossata o indurita.
    • I siti più adatti per l’iniezione sono: la parte superiore della coscia; la pancia, tranne un’area di 5 centimetri proprio attorno all’ombelico; la parte esterna superiore del braccio (solo se è qualcun altro a farle l’iniezione).
    • Tolga con attenzione il cappuccio grigio dell’ago verso l’esterno e lontano dal corpo.
    • Sollevi il sito di iniezione per creare una superficie stabile. Tenga la pelle sollevata durante l’iniezione. Inserisca l’ago nella pelle.
    • Spinga lo stantuffo con una pressione lenta e costante finché non avverte o sente un “tac”. Spinga fino in fondo fino allo scatto per essere sicuro di iniettare l’intera dose. Rilasci il pollice e allontani la siringa dalla pelle.
    • Dopo il rilascio dello stantuffo, la protezione di sicurezza della siringa preriempita ricoprirà l’ago di iniezione in modo sicuro.
    • Se nota del sangue, prema un batuffolo di cotone o una garza sul sito di iniezione.
    • Non strofini il sito di iniezione.
    • Getti la siringa preriempita usata e gli altri materiali in un contenitore per lo smaltimento dei materiali taglienti.
    Se ci si dimentica di assumere una dose di denosumab, l’iniezione deve essere fatta il prima possibile. L’iniezione successiva dovrà essere effettuata ogni 6 mesi dalla data dell’ultima iniezione e, così, per tutte le successive.
    Conservi la siringa preriempita in frigorifero (2°C – 8°C) e nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non agitare eccessivamente.
    La siringa preriempita può essere lasciata fuori dal frigorifero in modo tale da raggiungere la temperatura ambiente (fino a 25 °C) prima dell’iniezione. Questo renderà l’iniezione più confortevole. Non cerchi di scaldare la siringa utilizzando una fonte di calore come acqua calda o forno a microonde.
    Una volta che la siringa ha raggiunto la temperatura ambiente (fino a 25°C), deve essere utilizzata entro 30 giorni.
GIORNALIERE:
  • Teriparatide
    La dose raccomandata è 20 microgrammi somministrati una volta al giorno tramite iniezione sotto la cute (iniezione sottocutanea) nella coscia o nell’addome, possibilmente ogni giorno alla stessa ora.
    Deve fare l’iniezione entro breve tempo dopo avere preso la penna dal frigorifero come descritto nel foglio illustrativo. Dopo l’uso, riponga immediatamente la penna nel frigorifero. Usi un ago nuovo per ogni iniezione e lo elimini ogni volta dopo l’uso. Non conservi mai la penna con l’ago inserito. Non condivida mai la sua penna con altre persone.
    Se dimentica o non può prendere tale terapia al momento in cui lo fa abitualmente, la prenda durante la giornata appena possibile. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Non si faccia più di un’iniezione nello stesso giorno. Non cerchi di recuperare una dose persa.
    È disponibile in forma di soluzione iniettabile in una cartuccia contenuta in una penna preriempita, la durata della penna e della cartuccia è per 28 gg di terapia. Risulta opportuno annotare la data della prima iniezione.
  • Come fare l’iniezione:
      Soluzione iniettabile in penna preriempita
    • Togliere il cappuccio bianco dalla penna.
    • Prendere un nuovo ago e togliere la linguetta di carta.
    • Inserire l’ago in posizione diritta sulla cartuccia e avvitarlo finché risulti ben stretto.
    • Togliere la protezione grande dell’ago e conservarla.
    • Tirare il pulsante nero finché si ferma. Accertarsi che la striscia rossa sia visibile.
    • Togliere la protezione piccola dell’ago e gettarla via.
    • Impugnare la penna e inserire l’ago in maniera perpendicolare nella pelle.
    • Premere fino in fondo il pulsante nero e tenerlo premuto per 5 secondi. Dopo estrarre l’ago dalla pelle.
    • Porre sull’ago la protezione grande dell’ago.
    • Svitare l’ago girando più volte la protezione grande e gettarlo.
    • Ricollocare il cappuccio bianco sulla penna. Dopo l’uso riporre la penna in frigorifero.

    • Soluzione iniettabile in cartucce
    • Rimuovere il tappo dalla penna.
    • Rimuovere lo scomparto della cartuccia ruotandolo in senso antiorario.
    • Inserire la cartuccia nell’apposito scomparto, introducendo per primo il tappo di metallo della cartuccia.
    • Collegare lo scomparto della cartuccia all’alloggiamento della penna.
    • Ruotare la manopola di selezione del dosaggio in senso orario finché non appare il segno di una goccia sul display.
    • Tenere la penna con l’ago rivolto verso l’alto.
    • Premere il pulsante fino in fondo.
    • Tenere premuto finché l’indicazione del dosaggio non sia tornata nella posizione iniziale.
    • Prendere un nuovo ago e togliere la linguetta di carta.
    • Inserire l’ago in posizione diritta sulla cartuccia e avvitarlo finché risulti ben stretto.
    • Togliere la protezione grande dell’ago e conservarla.
    • Ruotare la manopola di selezione del dosaggio in senso orario finché non si sblocca e non può essere ruotata. La penna emetterà un click. Stringere delicatamente una porzione di cute pulita e inserire l’ago in maniera perpendicolare nella cute.
    • Premere il pulsante e tenerlo premuto finché l’indicazione della dose non torna alla posizione di partenza.
    • Dopo l’iniezione, lasciare l’ago nella pelle per sei secondi per assicurarsi di somministrare l’intera dose.
    • Estrarre la penna lentamente.
    • Non appena terminata l’iniezione, inserire il tappo protettivo sull’ago della penna e avvitarlo in senso antiorario per rimuovere l’ago della penna.
    • Riposizionare il tappo sulla penna.
    • Lasciare la cartuccia nella penna per 28 dosi.
    • Dopo aver inserito una nuova cartuccia e prima della prima iniezione da questa cartuccia, caricare la penna secondo le istruzioni fornite. Non ricaricare la penna dopo la prima dose.
    • Conservare in frigorifero (da 2°C a 8°C). Non congelare.
    • Conservare la cartuccia nell’astuccio esterno per tenerla al riparo dalla luce.